Il territorio
Territorio antichissimo dove dolci colline si inseguono una dietro l’altra e dove il vigneto segna radicalmente il paesaggio.
Le Langhe sono oggi la terra di uno dei più grandi vini al mondo: il Barolo.
L’area del Barolo è stata delimitata per la prima volta ufficialmente nel 1966 con il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata (DOC), mentre nel 1980 viene insignita della classificazione più alta: DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).

Il Barolo può essere prodotto in 11 comuni: Barolo, Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba i cui comuni sono inclusi per intero nella zona di produzione, e Monforte d’Alba, La Morra, Verduno, Novello, Grinzane Cavour, Diano d’Alba, Roddi e Cherasco, inclusi parzialmente.
Nel 2010 sono state definite per ciascun comune le MGA, Menzioni Geografiche Aggiuntive, in totale 170: si tratta di vigneti storici, o cru, delineati da caratteristiche specifiche, riconoscibili e differenziate da altre aree. Tali vigne, per tradizione delle Langhe, possono comprendere non solo viti di nebbiolo, ma anche di barbera, dolcetto e altre uve. Bussia, nei comuni di Monforte d’Alba e Barolo, è tra i cru più storici e importanti.

Dal punto di vista morfologico, l’are consiste in una sequenza di colline, talvolta dolci altre volte più ripide, divise da tre principali dorsali collinari, che si sviluppano da nord a sud dando origine ai versanti orientale e occidentale, e molteplici dorsali secondarie che invece si sviluppano da est a ovest, originando i versanti settentrionale e meridionale.
Il punto più alto si trova a Monforte d’Alba, con Bricco Bastia a 557 metri s.l.m..
Le formazioni geologiche dei sottosuoli delle Langhe hanno origine sedimentaria e marina e le più antiche oggi si trovano nella parte sud-est e risalgono a 10-12 milioni di anni fa.